Il teleriscaldamento a Pomino è una realtà

Un progetto dove i veri protagonisti sono stati i cittadini.

Un progetto dove i veri protagonisti sono stati i cittadini. Un importante esempio di sostenibilità ambientale: questo e molto altro è l’ Impianto di Teleriscaldamento a cippato di legno vergine, che è stato inaugurato sabato 10 Aprile a Pomino, frazione montana del comune di Rufina. Una giornata importante, quella di oggi, perché 72 famiglie di questa località potranno avere riscaldamento e acqua calda sanitaria in modo totalmente rispettoso dell’ambiente, utilizzando, cioè, un combustibile che non crea nessun impatto ambientale: il legno, infatti, ha bilancio neutro rispetto alla CO2 e inoltre il cippato sarà ricavato dagli scarti della lavorazione del legno.
L’impianto, che sarà gestito da un’ associazione temporanea di imprese composta da Interstudi Enginering, Mugello Gestioni Energia e Agriambiente Mugello, è nato, come detto, grazie ad un percorso partecipato che ha visto da subito protagonisti i cittadini residenti nella frazione.
Il percorso è partito nel 2005 con uno studio di fattibilità e 46 dichiarazioni di impegno da parte degli abitanti di Pomino. Nel corso dei 4 anni, che hanno portato alla realizzazione dell’impianto, ci sono state numerose assemblee pubbliche, visite ad impianti simili e molte comunicazioni agli interessati. Tra le date da non dimenticare il 31 luglio 2007, quando la Comunità Montana ed il Comune di Rufina hanno presentato la domanda di cofinanziamento alla Regione Toscana, con allegati i contratti di allacciamento corrispondenti all’87% della popolazione di Pomino.
La scelta di Pomino per realizzare questo tipo di impianto, naturalmente, non è stata casuale. Da parte sua la Comunità Montana Montagna Fiorentina aveva già realizzato il primo impianto di questo tipo, in Toscana, nel centro demaniale di Rincine (Londa) e, vista la positiva esperienza, aveva deciso di estenderla, come scelta strategica, a tutto il territorio. Pomino è stato il luogo ideale per l’estensione del progetto: per la sua posizione montana e forestale, per l’assenza di metanizzazione e per il fatto che in questo territorio non erano presenti gli sgravi fiscali per i combustibili da riscaldamento.
Oltre ai vantaggi per i cittadini di Pomino, l’impianto di Teleriscaldamento, che è uno fra i primi realizzati in Toscana, porterà enormi benefici per l’ambiente, basti pensare che in un anno ci sarà una diminuzione di immissioni di CO2 pari a 550 tonnellate. Inoltre, ogni anno, saranno utilizzate circa 600 tonnellate di cippato, che corrispondono a 190 tonnellate di petrolio non consumato. Il risparmio per l’ambiente sarà proprio dovuto al tipo di combustibile utilizzato, che sarà reperito sul territorio in regime di “Filiera Corta”. Nell’ area della Montagna Fiorentina e nelle sue vicinanze c’è una notevole produzione di scarti di legno, grazie alla gestione forestale, alla manutenzione del territorio e alle attività agricole. Se smaltire questo prodotto prima era un costo, adesso è divenuto un’opportunità economica per chi lo produce e per l’ambiente, eliminando costi di trasporto con la riduzione al minimo dell’energia “grigia”, cioè quella necessaria per rendere disponibile il combustibile.
L’impianto di Pomino è costato 1 milione e 300.000 euro, è composto da due caldaie di ultima generazione, con una potenza totale di 970 KW e con un sistema di estrazione “a rastrelli”. Il tutto è dotato di soluzioni progettuali caratterizzate da affidabilità di funzionamento, economicità, sicurezza e basse emissioni inquinanti. La rete di distribuzione è lunga 1505 metri e copre 72 utenze.
Il progetto strategico della Comunità Montana Montagna Fiorentina non si ferma però a Pomino. Sono in via di realizzazione altri due impianti di teleriscaldamento a Castagno D’Andrea (comune di San Godenzo) e a Vallombrosa (comune di Reggello).
“Siamo soddisfattissimi del lavoro fatto – afferma il Presidente della Comunità Montana Montagna Fiorentina, Tiziano Lanzini – quello raggiunto oggi è un punto di arrivo importante. Voglio ringraziare il mio predecessore, Nicola Danti e tutti i tecnici della Comunità Montana che hanno lavorato senza sosta. Un ringraziamento va anche agli abitanti di Pomino, che hanno creduto in questo progetto e ci hanno sostenuto in ogni modo. Il nostro cammino adesso va avanti, abbiamo terminato le procedure di gara per gli altri due impianti di teleriscaldamento, che presto entreranno in funzione nel nostro territorio a Castagno D’Andrea e Vallombrosa. Vogliamo fare ancora di più – ha concluso Lanzini – la Regione Toscana presto emetterà un altro bando per il finanziamento di questi impianti, con questi vorremmo realizzare strutture come quella di Pomino in altre località non allacciate alla rete del metano. Tutto questo si potrà realizzare solo se le comunità montane non verranno cancellate”.

Per maggiori informazioni sull’impianto: Dott. For. Antonio Ventre Responsabile dell’Area Gestione, Difesa ed Uso del Territorio della Comunità Montana Montagna Fiorentina tel 0558396623, t.ventre@cm-montagnafiorentina.fi.it.
 

Ultimo aggiornamento: Mer, 11/11/2015 - 12:12