L'Ambiente in pillole
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Vediamo se è tutto chiaro: qual’è il colore della raccolta del vetro? Ormai dovrebbe essere chiaro, VERDE! Ma dopo la raccolta fatta dai cittadini, che cosa succede?
Ha già 5000 anni di storia, ma quanto a longevità il vetro non ha davvero rivali: recuperato grazie al contributo quotidiano di milioni di cittadini alla raccolta differenziata, rinasce con forme e destinazioni d’uso sempre diverse, senza mai tradire la sua innata vocazione ecologista.
Ogni cittadino per conferire il vetro deve recarsi alla campana VERDE posizionata sul territorio. Tale campana viene svuotata, secondo un calendario prestabilito, da appositi automezzi, in grado di svuotare una media di 62 campane da 2 metri cubi (piene al 50%) al giorno. La tappa successiva è l’impianto di trattamento, dove il rottame di vetro viene scelto, pulito e reso idoneo alla fusione in vetreria. Una serie di passaggi alternano l'azione di macchinari specifici ad operazioni di cernita manuale da parte di operatori specializzati.
Una volta trattato e selezionato, il vetro (ora "pronto al forno") viene trasportato nell’impianto di produzione, la vetreria, come materia prima seconda. Qui, grazie al continuo progresso delle tecnologie, il vetro riciclato viene impiegato in sempre maggiori quantità, tanto che alcune vetrerie ne garantiscono l’utilizzo – in sostituzione di materie prime – nella misura dell’80% e oltre.
In vetreria dopo la fase di fusione che avviene in appositi forni, il vetro viene quindi soffiato negli stampi e trasformato in un nuovo contenitore. Dopo un passaggio nel forno di ricottura e un attento controllo qualitativo, il prodotto finito viene confezionato e venduto alle aziende di imbottigliamento, che immettono nuovamente i contenitori sul mercato.