È possibile pagare il dovuto in ritardo utilizzando il ravvedimento "sprint" con una piccola sanzione.
È possibile pagare il dovuto in ritardo utilizzando il ravvedimento "sprint" con piccola sanzione.
Chi non avesse rispettato la scadenza del 16 giugno 2014 per adempiere al pagamento tramite modello F24 della prima rata della TASI e dell'IMU può avvalersi del cosiddetto ravvedimento "sprint" che prevede la possibilità di sanare il ritardo barrando apposita casellina sul modello F24 e pagando contestualmente (ovvero con lo stesso modello F24) una sanzione pari allo 0,2% al giorno dell'importo per ogni giorno di ritardo fino al 14° (oltre agli interessi al tasso legale dell'1%). Dal 17 giugno sarà così possibile sanare la violazione nei successivi 14 giorni versando una mini-sanzione.
Dal 15° al 30° giorno la sanzione con il ravvedimento “ breve “ è pari al 3% dell'importo da pagare (corrisponde ad 1/10 del 30% che sarebbe la sanzione intera) oltre naturalmente gli interessi . Dopo il 30° giorno - fino ad un massimo di un anno - la sanzione per l'omesso pagamento è del 3,75% oltre agli interessi. Questo ultimo caso però è valido esclusivamente se l'adempimento è spontaneo, ovvero se all'utente non è già arrivata una notifica di sanzione da parte del Comune.
Importante è che la sanzione venga pagata contestualmente al tributo (che sarà composto dalla cifra originaria da pagare più la maggiorazione sommata) e venga barrata apposita casellina su F24.
Per il calcolo del ravvedimento si può usare il programma per il CALCOLO ON-LINE on-line presente sul sito che dal 17 giugno conterrà nuove indicazioni (il ravvedimento è valido per TASI e IMU).