Data di scadenza Mercoledì, 23 Marzo 2016
La tradizione si ripete ogni sabato di Pasqua a mezzanotte
Torna una delle tradizioni più amate dai cittadini di Rufina: anche quest’anno alla mezzanotte del sabato di Pasqua in Piazza Umberto I, ci sarà Lo Scoppio del Carro. L’appuntamento, per la precisione, è per la notte tra sabato 26 e domenica 27 marzo, alle 24 precise in piazza Umberto I , l’evento è organizzato dal Comitato per lo Scoppio del Carro in Rufina.
Per celebrare l’arrivo della Pasqua tutto il paese si riunisce in piazza, per aspettare la partenza di questo particolare “carro”, il perfetto funzionamento di quest’ultimo, in passato significava un’annata di buon raccolto. Attualmente invece lo Scoppio del Carro, è solo un bellissimo spettacolo di fuochi e colori che illumina la notte del sabato santo e i primi minuti del giorno di Pasqua.
Le origini di questa manifestazione risalgono al 1937, quando un gruppo di cittadini rufinesi inventarono un rudimentale “marchingegno” chiamato Berta (dal nome dell’attrezzo dei fabbri per schiacciare le barre di metallo incandescenti) che tramite un particolare procedimento faceva scoppiare un primitivo petardo, con conseguente forte rumore udito da tutto il paese. Nel 1946 la Berta fu poi chiamata ufficialmente “lo Scoppio del carro” il “marchingegno” usato divenne sempre più sofisticato con la comparsa della “colombina” di carta pesta, accesa all’altezza dell’altare della Chiesa di San Martino, che grazie ai razzi arrivava verso il carro e, una volta accesi i fuochi e ripartiva per la chiesa.
Il carro attuale trova spunto da un disegno presente nella Biblioteca Magliabechiana di Firenze che risale alle metà del ‘600, ed è impreziosito da pitture che rappresentano il Cristo Risorto, San Martino patrono di Rufina e vedute del territorio Rufinese.
Uno spettacolo da non perdere anche per i suoi risvolti storici e legati alla tradizione della comunità rufinese, ma anche per i suggestivi fuochi d’artificio che ogni anno sono sempre più belli.
Ufficio Stampa
Unione dei Comuni Valdarno e Valdisieve