Salta al contenuto principale Vai al contenuto del piè di pagina

Dalla Valdisieve un ponte di pace verso la Palestina

Dettagli

Descrizione breve
Una settimana per approfondire e rinsaldare ancora di più il legame tra i territori di Rufina e Pelago con il Comune palestinese di Beit Sahour, situato vicino a Betlemme. 
Data:

Tempo di lettura:

2 minuti

Image
Descrizione immagine non disponibile
Descrizione immagine non disponibile

Descrizione

Una settimana per approfondire e rinsaldare ancora di più il legame tra i territori di Rufina e Pelago con il Comune palestinese di Beit Sahour, situato vicino a Betlemme.

Da venerdì prossimo, 12 febbraio, a giovedì 18 febbraio, infatti, una delegazione guidata dai sindaci dei due Comuni della Valdisieve e composta da assessori, consiglieri comunali e rappresentati delle Parrocchie di Rufina e Pelago sarà in Palestina.

Il rapporto è iniziato grazie ad una relazione fra le parrocchie di Rufina e di Beit Sahour e si è esteso al Comune di Rufina prima e a quello di Pelago poi.

”Come amministrazioni, coordinate dal Comune di Anghiari – spiega Renzo Zucchini, sindaco di Pelago - ci stiamo impegnando nell'attivare finanziamenti regionali per sostenere il progetto ‘Le ali della colomba’. Il nostro obiettivo è quello di contribuire al recupero del patrimonio artistico e culturale della centro palestinese, nel caso specifico si tratta del rifacimento della piazza principale di Beit Sahour”.

La delegazione fiorentina parteciperà a una serie di incontri davvero significativi: con l’amministrazione di Beit Sahour, col Patriarca Latino di Gerusalemme, col Ministro palestinese al Governo locale, con le realtà caritatevoli di Betlemme (orfanotrofio, ospedale per bambini, strutture di accoglienza per disabili), in programma anche visite ai campi profughi di Betlemme.

“Abbiamo deciso di muoverci, peraltro a nostre spese – spiega Mauro Pinzani, sindaco di Rufina – per andare fisicamente in queste zone martoriate da anni di guerra e di crisi. E’, a nostro avviso, la via maestra per non far sentire abbandonati questi nostri fratelli. Andiamo in Palestina per dire che anche le nostre comunità, hanno a cuore la pace e lo sviluppo di questa area”.

Ultimo aggiornamento:

11/11/2015, 14:08