"La nostra comunità è stata duramente colpita da un evento calamitoso senza precedenti. L’alluvione che ha investito Rufina nei giorni del 14 e 15 marzo 2025 ha avuto conseguenze superiori a quelle del 1966, stante anche il cambiamento dell’urbanizzazione del paese: le acque hanno colpito abitazioni, attività economiche, scuole, impianti sportivi e spazi delle nostre associazioni. Il nostro tessuto economico-sociale è in difficoltà e i danni sono davvero elevati.
Si contano 247 edifici privati, 27 edifici produttivi e 6 edifici pubblici danneggiati.
Ma soprattutto due famiglie si trovano fuori casa e il resto della popolazione coinvolta ha perduto propri beni.
A tutto ciò si aggiunge la rabbia e l’amara constatazione che, dal 1966 ad oggi, sulla Sieve non sono mai stati fatti interventi strutturali per mitigare il rischio idrogeologico: è inaccettabile che, dopo quasi sessant’anni, nessuno abbia preso provvedimenti concreti per mettere in sicurezza il nostro territorio.
Il Comune di Rufina sta facendo tutto il possibile, con le proprie risorse, e ci sono ancora in campo associazioni, Regione Toscana e Anci che stanno offrendo tutto il supporto possibile.
Ma c’è bisogno di interventi strutturali e servono risposte concrete da parte delle istituzioni: non possiamo più permetterci di essere ignorati.
La Regione Toscana ha già dichiarato lo stato di emergenza regionale per i territori colpiti, ora serve che il Governo faccia la sua parte: servono provvedimenti immediati, a partire dalla messa in sicurezza della Sieve e dal sostegno economico a famiglie e imprese colpite.
Rufina è una comunità forte, che ha dimostrato una straordinaria solidarietà nei momenti più difficili, ma ora abbiamo bisogno di un impegno concreto e immediato. Non lasciamo che questa emergenza cada nel dimenticatoio."