Dichiarazione congiunta dei Sindaci di Rufina, San Godenzo e Dicomano in merito alla possibile chiusura degli uffici postali di Pomino e Contea e alla riduzione di personale in quello di San Godenzo
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6 Febbraio 2015
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“Apprendiamo questa mattina dagli organi di stampa della possibile chiusura di circa ottanta uffici postali in Regione Toscana – affermano Mauro Pinzani, Alessandro Manni e Stefano Passiatore sindaci di Rufina, San Godenzo e Dicomano -. Di questi provvedimenti due riguardano la chiusura degli uffici postali di Contea e Pomino in comune di Rufina, a questi si unisce la riduzione di personale, con conseguente apertura ridotta, di quello di San Godenzo. Manifestiamo il nostro disappunto e tutto il nostro stupore e sdegno, per delle notizie che arrivano prima agli organi d’informazione e poi agli organi istituzionali, senza nessuna sensibilità verso il territorio e le esigenze vere dei cittadini già disagiati dalla dislocazione geografica e dalle comunicazioni. Oltre ad attivarci con ANCI e con gli altri comuni ed istituzioni per aprire un confronto e verificare le reali intenzioni di Poste Italiane, metteremo tutte le azioni possibili in campo per evitare una simile sciagurata ipotesi. Il servizio postale non può essere organizzato in maniera aziendalistica e in spregio alle reali diffuse esigenze dei cittadini. Per le unioni montane e per i comuni montani presto saranno a disposizione finanziamenti per evitare lo spopolamento e per mantenere la qualità della vita, ma tutto questo sarà inutile se verranno chiusi servizi essenziali come l’ufficio postale. Poste Italiane – concludono - è innanzi tutto un'azienda che fa servizio pubblico e deve rispondere a tali logiche, chiederemo alle forze politiche e alle istituzioni di prendere posizione e aiutarci in questa vicenda”.
COMUNICATO STAMPA DI UNCEM TOSCANA
CHIUSURE UFFICI POSTALI, CI RISIAMO. PRONTI A MOBILITARCI
Ci risiamo, Poste S.p.A. ritorna con l’intenzione di chiudere o di ridurre l’orario di apertura degli uffici postali in numerosi Comuni, in gran parte piccoli e di aree interne montane e rurali.
"Avevamo il timore che potesse accadere nuovamente dopo le ultime chiusure degli scorsi anni, ma ora si conferma essere reale possibilità" - commenta il Presidente di Uncem Toscana Oreste Giurlani che aggiunge "In Toscana il piano tagli di Poste riguarda una ottantina di uffici situati specialmente in aree montane e marginali. Noi non ci stiamo - aggiunge- anche perché la razionalizzazione ha già interessato le stesse aree poco tempo fa. Non è possibile dimenticare o sottovalutare la funzione fondamentale di presidio che i servizi postali esercitano in montagna, dove fungono anche da luogo di coesione sociale, economica e territoriale consentendo l’accesso universale a servizi locali essenziali. Ci mobiliteremo perché le aree montane non possono essere ulteriormente penalizzate con pesanti ripercussioni sui cittadini, molto spesso anziani" - conclude Giurlani.