• L’iter di formazione del POC
Il processo di formazione del Piano Operativo Comunale è definito dalla L.R. n. 65/2014, secondo le
seguenti tappe:
Avvio del procedimento: i Comuni elaborano il documento di Avvio del procedimento, indicando gli
obiettivi del Piano e una prima ipotesi di quadro conoscitivo, e lo trasmettono agli enti interessati ai quali si
richiede un contributo tecnico, un parere o un nulla osta (in primo luogo Regione Toscana e Città
metropolitana di Firenze, ma anche Genio civile, Corpo forestale, ecc.). Nel caso in cui il piano preveda
impegno di suolo non edificato all'esterno del perimetro del territorio urbanizzato, la Regione, ai fini
dell’espressione del parere di competenza, convoca una «conferenza di copianificazione» con la Provincia, la
Città Metropolitana e le Amministrazioni interessate per valutare la sostenibilità dell’intervento proposto e
le possibili alternative;
Elaborazione: l’Ufficio di Piano, composto dai responsabili e dai tecnici interni ai Comuni e da consulenti
esterni (architetti, geologi, ingegneri idraulici, agronomi, ingegneri della viabilità etc.), procede alla
redazione della bozza di Piano.
Adozione: una volta pronto il Piano, che si compone di elaborati cartografici ed elaborati testuali, viene
sottoposto all’approvazione dei sindaci e poi trasmesso al Consiglio per l’adozione, una sorta di pre-
approvazione dello strumento a seguito della quale è ancora possibile apportare modifiche in funzione delle
osservazioni presentate dagli enti interessati e/o dalla cittadinanza.
Osservazioni: successivamente all’adozione, il provvedimento viene trasmesso a Regione, Provincia e Città
Metropolitana, pubblicato su BURT e depositato presso gli Uffici delle Amministrazioni per sessanta giorni e
chiunque può prenderne visione e presentare le osservazioni che ritenga opportune.
Approvazione controdeduzioni: una volta esaminate tutte le osservazioni ed eventualmente modificato di
conseguenza lo strumento, i Consigli Comunali approvano le controdeduzioni e trasmettono la
documentazione agli enti interessati per la conformazione al PIT/Piano Paesaggistico Regionale.
Conferenza Paesaggistica: la Regione e la Soprintendenza verificano il Piano rispetto al Piano Paesaggistico
Regionale. Lo svolgimento della Conferenza non ha un termine temporale per esprimere il parere. L’esito
della Conferenza è insindacabile.
Approvazione del Piano: il Comune approva il Piano nel Consiglio Comunale a seguito delle modifiche e/o
integrazioni espresse nel Verbale della Conferenza. Il Piano viene rinviato in Regione per la verifica e, a
seguito di parere favorevole pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Toscana (BURT) e dopo trenta
giorni dalla pubblicazione il Piano acquista efficacia.