La rete è stata tracciata recuperando antichi camminamenti che permettevano alle popolazioni delle campagne di raggiungere chiese, mercati, mulini, frantoi. Un'esperienza dunque di vera "archeologia del paesaggio".
Il territorio dei comuni di Pelago e Rufina si sviluppa a Est di Firenze, a partire da 15 km dal centro della città. In quest'area è stata tracciata e segnalata una fitta rete di sentieri escursionistici che si sviluppano per 195 km.
L'iniziativa congiunta del Comune di Pelago e del Comune di Rufina è partita nel 2010 affidando a Mario Mantovani lo studio e la progettazione di nuova rete escursionistica, realizzata col sostegno dell'Unione di Comuni Valdarno e Valdisieve, col supporto di GAL-start, della Regione Toscana e col finanziamento dell'Unione Europea attraverso il Fondo Europeo per lo Sviluppo Rurale.
I nuovi sentieri permettono di attraversare una campagna ricca di insediamenti storici sparsi in una varietà di ambienti che partono dal fondo valle di Arno e Sieve, passano dalle colline coperte da vigneti e oliveti ai boschi di querce e castagni di Pomino e Borselli per salire fino alle foreste della Consuma.
La rete escursionistica è stata tracciata cercando di recuperare gli antichi tracciati di collegamento che permettevano alle popolazioni sparse nelle campagne di raggiungere a piedi le chiese, i mercati, i mulini, i frantoi. All'escursionista si offre quindi un'esperienza di vera "archeologia del paesaggio": si incontrano resti di mulattiere, antichi muri di sostegno, poderi abbandonati, ponti crollati, boschi secolari ormai invasi da nuove specie. Il turista che si incammina sulle mulattiere può seguire i passi dei pastori della transumanza che guidavano le greggi dal Casentino alle maremme, può immaginare la fatica dei carbonai che passavano settimane a lavorare nei boschi, può ricordare la devozione delle famiglie contadine che, dai loro poderi, si recavano alle funzioni religiose o alle feste stagionali camminando per ore verso i santuari sperduti nelle campagne.
La Sezione Fiorentina del Club Alpino Italiano ha ripulito gran parte dei tracciati, vi ha installato 150 frecce in legno e segnalato tutta la rete con i classici colori bianco - rosso. Una serie di 150 cartelli metallici sono stati invece sistemati lungo le strade principali, a segnalare l'inizio dei sentieri o illustrare la storia di qualche importante insediamento.
L'Unione di Comuni Valdarno e Valdisieve ha guidato l'intervento di ditte specializzate, per recuperare alcuni tratti interrotti dalla caduta di alberi o danneggiati dalle frane.
Una mappa in scala 1:15.000, diffusa gratuitamente presso l'Ufficio Segreteria del Sindaco del Comune di Rufina (Via Piave 5 - dal lunedì al sabato dalle 08:30 alle 12:30), illustra la rete dei sentieri dei due comuni, segnalando anche i principali punti di interesse e i servizi. Nelle principali centri abitati è prevista l'installazione di grandi tabelloni, con una mappa ingrandita dei sentieri locali.
A Pomino, nel Comune di Rufina, il progetto ha permesso il recupero di una parte delle vecchie scuole, ora dismesse, per creare una piccola struttura di sosta, destinata al pernottamento di gruppi escursionistici organizzati (previa prenotazione).
La rete dei sentieri è tracciata con l'intento di collegare capoluoghi e frazioni, ambienti e monumenti, per spingere cittadini e turisti a percorrere piacevoli itinerari di varia lunghezza o impegno che, il più delle volte, possono chiudersi comodamente ad anello: cioè tornando al punto di partenza senza dover percorrere due volte lo stesso sentiero.
I sentieri tracciati presentano varie difficoltà e sono generalmente adatti ad un escursionista medio, equipaggiato con scarponi da montagna. Sebbene pensata principalmente per i pedoni, gran parte della rete può essere percorsa anche a cavallo o in mountain bike, avendo cura di integrarla con le tante strade forestali e poderali che permettono di evitare i tratti di sentiero più difficili e scoscesi.
Tutte le informazioni utili a programmare un'escursione nell'area (tracce per GPS o smartphone, mappe stampabili, itinerari consigliati) sono disponibili su internet, in versione per pc o smartphone, all'indirizzo:
http://www.sentieri.toscana.it/89/index.php/it/homerufina
L'inaugurazione dell'intero progetto prevede due momenti. Sabato 20 aprile alle ore 18:00 presso la Villa Poggio Reale di Rufina, la presentazione ufficiale di tutta la nuova rete escursionistica alla presenza delle due amministrazioni comunali promotrici (nelle persone del Sindaco di Pelago Renzo Zucchini e di quello di Rufina Mauro Pinzani), del curatore del progetto Mario Mantovani e di tutti gli enti che hanno collaborato al progetto.
Giovedi 25 aprile a Pelago, nell'ambito della Biofioricola, invece un sentiero "inaugurale" sul percorso Pelago - Villa Gràssina - S. Maria a Ferrano - S. Pietro a Ferrano - Podere Castagneto - Pelago. Il raduno è previsto per le ore 9,30, presso il Palazzo Municipale, nel vecchio castello che occupa la parte finale del centro storico di Pelago. Lungo il percorso descrizione dell'ambiente storico e naturalistico
Il tracciato nel dettaglio. Dopo una breve presentazione e la distribuzione della MAPPA dei SENTIERI di Pelago e Rufina, si scenderà al vecchio ponte sul torrente Vicano, per poi salire alla pregevole Villa di Gràssina. Il percorso continuerà per i boschi di Certina, fino a raggiungere il Ponte di Ferrano. Da qui una breve salita ci porterà a S. Maria, dove potremo ammirare l'antica chiesa romanica e il suggestivo borghetto.
Dopo una sosta per il pranzo al sacco, inizierà la discesa verso la chiesa di S. Pietro e da qui si proseguirà nella valle del Vicano, passando da Podere Castagneto e per l'antica strada di Festieri, fino a tornare a Pelago.